La violenza sulle donne

In Italia la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza domestica e le violenze all’interno di rapporti sentimentali sono in ulteriore aumento: questo tipo di abusi ha raggiunto l’85% di tutte le violenze, il 3% in più del 2011. Secondo l'Istat in Italia almeno il 5% delle donne è stata vittima di stupri o tentati stupri e una italiana su tre tra i 16 e i 70 anni (più di sei milioni di donne), è stata vittima nella sua vita dell'aggressività di un uomo, di molestie fisiche o sessuali.

 Il 10% circa degli omicidi avvenuti in Italia dal 2002 al 2008 ha avuto come prologo atti di stalking, e la durata media delle molestie insistenti è di circa un anno e mezzo.

La donna è sempre stata considerata un oggetto da imprigionare, un possesso.

La civiltà di una società si vede da come tratta le donne, i bambini e gli omosessuali. La prima vittima di tutte le religioni è la strega, il capro espiatorio di tutti i mali.

Deve essere sexy ma forte, lavorare, studiare, tenere i bambini, essere psicologa, operaia, mamma, robot casalingo.

Se una donna sceglie di essere indipendente, sopratutto nel pensiero, se diventa libera, potente, fa paura come una marziana, un pericolo atomico.

Un oggetto da usare e poi buttare via quando non serve più.

Il 25 novembre è il giorno scelto dall'Onu per la giornata contro la violenza sulle donne.



I sette paesi che ancora bruciano le streghe.