Fish-Eye, l'occhio di pesce

Un'ottica giocherellona


Il fish eye è un'ottica molto particolare, è un super grandangolo talmente largo da raggiungere i 180°, almeno in diagonale, in orizzontale è circa 140° perché il sensore è quadrato e quindi parte del campo della lente viene tagliata, almeno nei modelli più diffusi.

  

È il più largo di tutti gli obiettivi, per avere una simile estensione visiva la lente frontale è sferica e sporge dal barilotto e questo determina una deformazione ottica particolare, simile a quella di una palla di vetro, si ha una visione distorta come quando si guarda nello spioncino della porta, gli angoli sembrano piegarsi verso il centro dove gli oggetti subiscono meno l'effetto distorsivo. Se non la si tiene perfettamente dritta sull'orizzonte, se si beccheggia in basso l'orizzonte diventa convesso e la terra sembra una palla, viceversa verso l'alto diventa convesso.


Essendo un grandangolo possiede le caratteristiche di questa famiglia di lenti: ha una lunghezza focale corta che permette di fare foto a mano libera in sicurezza con tempi molto lunghi, intorno ad 1/15 di secondo, ha un angolo di campo molto esteso che rende possibile l'esecuzione di foto panoramiche con un solo scatto, permette una distanza minima di messa a fuoco utile per fare foto quasi macro e paesaggi con tutto a fuoco, a differenza dei tele obiettivi che ingrandiscono i soggetti distanti questi sono rimpiccioliti e quindi richiede di avvicinarsi molto quando si fotografa. Sono prediletti dai paesaggisti e pure dai reporter che possono scattare persino senza guardare, alzando le mani sopra alla folla, sfruttando il fatto di prendere tutto nell'ampia inquadratura senza dover metter a fuoco per l'ampia profondità di campo di queste focali e il basso rischio di mosso per gli ampi tempi di sicurezza, ma questo è meno indicato tra tutti i wide per l'eccessiva deformazione che comporta.



La regola dei terzi imporrebbe di non prendere l'orizzonte esattamente al centro per evitare che lo sguardo vaghi senza sapere dove fermarsi, ma per evitare che il mare si curvi con il fish eye centrarlo è necessario, si può poi ritagliare orizzontalmente una striscia di mare o di cielo per rientrare nella regola suddetta, ma questo non è l'unico motivo per il quale le foto fatte con questo dispositivo vengono rifilate così frequentemente.



L'ampissimo, esagerato angolo di visione comporta dei problemi da tenere sempre sotto controllo: è facile riprendere involontariamente cassonetti e parti di persone che entrano nell'inquadratura, se non addirittura i propri piedi o gomiti; inoltre cade spesso dentro alla lente il sole o peggio la propria ombra. In sala posa il fondale è sempre troppo piccolo e si finisce per sforare con pezzi della stanza e portafondale che si insinuano da tutte le parti.



Il fish eye non è molto indicato per fare ritratti seri, per evitare la distorsione dovuta alla prospettiva con qualunque lente è necessario stare almeno a un metro, meglio un metro e mezzo di distanza dai volti delle persone, quindi in genere si usano dei medio tele, coi grandangoli per riprendere solo il viso si dovrebbe andare troppo vicino e il naso diverrebbe enorme e le orecchie piccole. È ideale invece per fare caricature senza neppure dover usare programmi di fotoritocco perché, alla deformazione prospettica dei grandangoli, di cui lui è il maggior esponente, aggiunge la sua particolare.


Per i paesaggi architettonici è un disastro, le case, i palazzi nei lati del fotogramma si incurvano orribilmente, mentre quelli ripresi al centro si gonfiano come palloni, tutto assume un aspetto irreale, fiabesco che però può essere sfruttato se si cerca questo effetto. Quando si riprende una cornice quadrata, come una finestra, questa assume la tipica forma di un occhio.

   

Il suo massimo è nelle foto nei boschi, dove gli alberi che si incurvano possono sembrare naturali e conferiscono un gradevole effetto di cornice che trattiene piacevolmente lo sguardo nella fotografia. Va benone per i paesaggi dove non ci sono palazzi o pali ai bordi del fotogramma.

Viene usato anche per alcune discipline sportive, ma dal momento che richiede sempre di avvicinarsi molto ai soggetti, che altrimenti verrebbero rimpiccioliti troppo, bisogna prestare grande attenzione alla sicurezza del fotografo e degli atleti, magari usando macchine con tele comando posizionate in punti sicuri del tracciato.

   

Quando di riprende il mare dalla costa la deformazione caratteristica porta ad avere un aspetto simile a quello di un lago.


Non è certo una lente che può essere comprata come unica, anzi, di solito è l'ultima ad essere acquisita quando si padroneggiano già bene le altre e le leggi dell'ottica, ma permette di variare un po' i propri scatti, dare un punto di vista diverso, giocherellare con il mondo. Per chi non ha una macchina con ottiche intercambiabili spesso esiste una lente addizionale da sovrapporre a quella incorporata per avere questo effetto.