Mykonos

Foto Recensione



7-14 settembre 2012: dopo due anni finalmente sono riuscito a combinare gli impegni di lavoro, moglie e figlia e ho beccato un last minute per una delle più famose isole della Grecia.

Clicca sulle immagini per ingrandirle


Mykonos è un'isola turistica del mediterraneo battuta dal vento. In inverno è verdeggiante e i pastori tagliano l'0erba per fare il fieno l'estate, al contrario che da noi. Nella stagione calda si presenta brulla, secca, si vedono solo cactus, piante grasse o secche, solo caratteristiche casette e chiesette bianche con le finestre azzurre, i fiori, molti, si trovano solo negli hotel ma le spiagge sono bellissime. Si possono vedere turisti ed operatori di ogni razza, colore e religione.



Il vento è presente quasi sempre ed è molto forte, continuo, tiene lontano il mal tempo che qui è raro. Elimina le zanzare, che tornano prepotenti quando cala. Il vento fa volare via i cappelli usati per proteggersi dal sole, alza sabbia e goccioline del mare e le infila dovunque, nei vestiti, sulle lenti degli occhiali. Facilita le ustioni perché impedisce di percepire il calore del sole. È estenuante. Rende l'acqua del mare e piscine sempre increspata e fa venire i brividi gelati quando si esce dal mare che è sempre freddino, si vedono poche persone e per poco fare il bagno. Sotto solo sabbia, rari i pesciolini. Nessuno fa snorkeling a lungo, ma è il paradiso dei surfisti. E dovunque si possono ancora trovare vecchi mulini a vento ancora ben conservati, anche se non più funzionanti.



Quasi in ogni via c'è una chiesetta, più o meno piccola, sono centinaia, ovunque, nel centro città a volte una accanto all'altra. Un tempo da noi c'erano in ogni strada le cabine telefoniche poter parlare con tutto il mondo, li ci sono le chiese per parlare con l'altro mondo!



Altra caratteristica sono degli orribili pali di legno della corrente elettrica che devastano il paesaggio con i loro cavi, spesso il vento e il salino causano danni ed interruzione della corrente costringendo casa ed attività a fornirsi di generatori. Non esistono semafori, le strade sono asfaltate solo in parte e poco illuminate, i cartelli stradali scarsi ed ambigui, tutti guidano le moto senza caschi impunemente, i cestini per buttare via qualcosa quasi introvabili.



Il paese, unico, è costituito da un labirinto inestricabile di vicoletti pedonali più o meno stretti, tortuosissimi dove non si può non perdersi. Ovviamente è solo pedonale ma i negozianti portano le merci con dei motorini dotati di ampio baule, magari con 3 ruote.



Fu costruito così, quando era ancora circondato da mura, per far smarrire i pirati e il vento, altro flagello dell'isola, e devo dire che fecero un ottimo lavoro, anche dopo una settimana orientarsi non è sempre facile.



Per capire il giro di soldi che c'è basta vedere nelle vetrine alcuni orologi o gioielli da decine di migliaia di euro esposti come se fossero biscotti al cioccolato,



Ci sono infiniti negozietti, ma in pratica solo di vestiti, alimentazione, gioielli e ricordini. Non c'è modo di trovare un componente elettronico, un cavetto o una batteria della fotocamera. Da una parte i locali hanno un lato direttamente sul mare definito piccola Venezia perché è una zona molto pittoresca, romantica dove alla sera tutti ammirano e fotografano il tramonto.



In paese vi si trova un porto, quando attraccano le navi da crociare i negozianti vanno parecchio in agitazione.



Per fortuna in mezzo all'isola c'è un piccolissimo centro, Ano Mera, dove ci sono ristoranti e supermercati, uno pure a 2 piani, più accessibili. Ma anche nel centro i prezzi variano molto. Dovunque nell'isola si trovano negozi che affittano veicoli, anche nella zona pedonale!



Gli italiani sono moltissimi, sia turisti che operatori, e molti greci parlano la nostra lingua. Il piatti più tipici sono: l'insalata greca di pomodoro, capperi, olive, cetrioli, olio, origano e fesa, il loro formaggio; il gyro, una carne a pezzettini arrostita, la mussaca, una sorta di lasagna al forno. Molto buono il loro yogurt. Sono astemio ma mia han detto che molto buono è pure il loro vino speziato con resine aromatiche.



Un personaggio caratteristico del centro era un pellicano di nome Pietros che vagava per i ristoranti del porto elemosinando pesciolini, quando morì fu imbalsamato in un museo e rimpiazzato da 3 esemplari più giovani che non è facilissimo incontrare. Per beccarne uno ho dovuto alzarmi prima dell'alba quando non c'è nessuno a disturbarli. Temo che abbiano i tendini delle ali tagliate per non farli volare. Fuori dal paese è facile incontrare un mulo o altri animali al pascolo, che d'estate è secco e scarso, con le zampe legate per evitare che saltino i muretti, usanza molto criticabile dagli animalisti.



Ma i veri signori incontrastati sono i gatti, si trovano dovunque, per strada, nei negozi, dentro agli hotel, di ogni genere, colore ed età. Sono venerati e quindi in genere affettuosi con tutti. Noi nel medioevo bruciavamo le streghe, i gatti neri e per sicurezza anche quelli di ogni colore, così la peste e l'ignoranza decimarono la popolazione. Qui invece si può trovare, pacificamente, ogni razza di animale che convive pacificamente, come le persone di ogni credo.



Le spiagge a nord sono più ventose, selvagge, meno affollate, sono sempre ad ingresso libero, alcune con ombrelloni e lettini a 12 euro al dì, in quelle più a sud si trovano locali sul mare ove mangiare e sul tardi ballare. Nelle più in voga si possono ordinare bottiglie di champagne da oltre 1000 euro l'una! Visto che è una isoletta senza catene rocciose e sorgenti di montagna l'acqua viene portata con le autobotti, non pensate di trovare le docce sulla battigia.



I prezzi in Grecia dovrebbero essere inferiori che in Italia ma qui corrispondono a posti esclusivi come Portofino o Forte. Ci sono molti milionari, alcuni con elicottero, che fanno lievitare i prezzi. La benzina costa sui 2 euro al litro come in Italia, un bottiglietta di acqua minerale gasata costa molto di più di quella lisca e si trova solo in bottiglie di vetro blu di una sola marca.



E li non esiste crisi, i prezzi continuano a salire, d'estate i lavori edili si fermano per non disturbare il turismo ma poi si costruisce dovunque, anche davanti alle calette.



Gli abitanti sono ospitali, si fanno fotografare facilmente, in inverno la popolazione è di 5.000 persone che diventano 500.000 a ferragosto. Non fatevi ingannare dalle mie foto, per mostrare meglio i luoghi ho cercato di le inquadrature meno affollate, e poi a metà settembre alcuni cominciavano a chiudere per fine stagione, anche se i negozi in genere lavorano con le navi da crociera sino a novembre.



Sull'isola c'è una grande libertà e tolleranza, è considerata una capitale Gay, in spiaggia, almeno in alcune più “dedicate” si può girare tranquillamente nudi.



Per i bambini non c'è molto, a parte le spiagge, e alcune hanno una sabbia con una granulometria che non permette neppure di fare castelli e giochi. Possono cercare di trovare altri bambini italiani con cui giocare o sfruttare il papà come cavallo, ma non è una isola propriamente dedicata a loro.



Arrivederci alla prossima recensione.