Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità


Questa è una delle scuse più famose per giustificare il fatto che da quanto siamo nell’€urozona, il più grande crimine contro l’umanità dalla seconda guerra, siamo passati dalle prime potenze mondiali ai piigs e siamo in caduta libera.

La disoccupazione delle persone e delle macchine produttive è l’indice di quanto stiamo vivendo al di SOTTO delle nostre possibilità, quanta produzione di beni persa per sempre!

Dove c’è una salita c’è SEMPRE una discesa identica e contraria, dove c’è qualcuno che lavora, produce ricchezza reale, benessere e guadagna una cifra c’è SEMPRE qualcun altro che spende la stessa cifra, identica, non è possibile che tutti risparmino e guadagnino, mai!



Come è possibile che al tempo del boom eravamo primi per risparmio privato se tutti spendevamo, guadagnavamo, producevamo eppure risparmiavamo?

Ovvio, c’era qualcuno che andava a deficit, che spendeva più di quanto guadagnava: lo stato. Uno stato sovrano crea i soldi dal nulla, non deve andare a raccoglierli sugli alberi sperando che non siano finiti, può e deve produrre la GIUSTA quantità di soldi che servono alla gente a far girare l’economia e sopratutto a pagare le tasse evitando di finire in prigione. Li crea e se li presta al tasso che vuole tanto sono interessi suoi. A lui non interessa guadagnare fogli di carta, ne può fare sinché servono, a lui interessa far trasformare la carta in strade, fabbriche, ospedali!

Ma nel boom si è creata inflazione che rubava il valore delle pensione delle vecchiette?

La curva di Phillips dice una cosa ovvia, non è possibile fare inflazione stampando finché c’è disoccupazione perché la gente disoccupata non spende e i negozianti non possono alzare i prezzi.

Negli anni ‘70 eravamo sotto attacco speculativo, ci han detto che era finito il petrolio, i prezzi delle merci trasportate aumentava esponenzialmente ma ciò nonostante eravamo ricchissimi, primi per risparmio anche se vivevamo alla grande, spendevamo (e quindi guadagnavamo, producevamo), le pensioni, i risparmi e gli stipendi aumentavano come l’inflazione annullandone gli effetti negativi.

Se lo stato non avesse stampato abbastanza soldi con l’aumentare dei prezzi non sarebbero bastati, l’attacco ci avrebbe distrutto. Ma uno stato sovrano è più forte di qualunque speculatore.


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